Visitare la Valpolicella: la strada del vino

Per gli amanti del vino è la vacanza perfetta. Un cammino dove tradizione, cultura ed enogastronomia si incontrano. Siamo in Valpolicella, terra rinomata per i suoi vini e i suoi splendidi borghi. È qui che si snoda la Strada del Vino, itinerario turistico nato per valorizzare le terre di produzione dei più noti vini veneti, tra natura, passeggiate, cantine e degustazioni.

Lo stesso nome, Valpolicella, rievoca il percorso che è possibile fare. La leggenda narra, infatti, che il suo nome fosse composto dalle parole: valle, poli e cellae, a indicare “la valle dalle molte cantine”. La zona comprende i comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, da est a ovest. Un vasto territorio fertile attraversato dal fiume Adige che si prolunga fino ai Monti Lessini.

Già ai tempi degli antichi Romani la Valpolicella era votata alla viticoltura: Plinio, Virgilio, Marziale e Svetonio parlano di questo vino pregiato che veniva servito addirittura alla corte dell’imperatore. Oggi la Strada del Vino Valpolicella rappresenta un’iniziativa moderna e turistica, in cui le diverse categorie degli operatori lavorano insieme per la valorizzazione di tutto il territorio, attraverso i numerosi prodotti tipici.

Non è, quindi, un solo percorso stradale tra le cantine, ma uno strumento di esaltazione di tutte le realtà economiche, sociali e culturali. Tanti, infatti, i punti di informazione come vasto è il materiale divulgativo.

vini valpolicella

In particolare le coltivazioni a vigneto sono interrotte da eleganti ville palladiane e settecentesche, pievi e chiese, che rendono unico e interessantissimo il percorso da cantina a cantina nei comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano. Molte cantine, inoltre, sono aperte a visite e degustazioni. In questo articolo vi proponiamo un nostro itinerario, ma tante possono essere le strade del vino da percorrere in Valpolicella.

La nostra inizia dal borgo di San Giorgio, dominato dall’antica Pieve romanica sorta presumibilmente sulle rovine di un preesistente tempio pagano eretto dagli Arunati. Una testimonianza di queste origini è la base su cui poggia la colonna della navata: un’ara sacrificale con dedica al sole e alla luna. Contiguo alla Pieve sorge intatto il suggestivo chiostro medioevale, un parco archeologico, dove affiorano i resti di un insediamento del IV secolo a.C. e un museo che conserva numerosi reperti preistorici e una interessante sezione etnografica.

Dalla piazza di San Giorgio è ben visibile l’azienda Boscaini Carlo che produce 60mila bottiglie esclusivamente con le uve dei vigneti aziendali, tra cui: Valpolicella superiore, Valpolicella superiore Ripasso, Amarone e Recioto, insomma tutti i vini della piccola valle bagnata dal sole del lago di Garda.

Racchiuso tra le verdi colline coltivate a vite e ciliegio e costeggiato da un ampio torrente chiamato Progno, incontriamo il paese di Negrar che si estende nella parte più orientale della Valpolicella unendosi a nord con i Monti Lessini. Qui è possibile visitare il Giardino Poiega, opera dell’architetto Luigi Trezza. Risalente al 1783 rappresenta uno dei più tipici esempi di giardino all’italiana. Da segnalare le cantine dell’Azienda Agricola Guerrieri Rizzardi che coltiva la vite da trecento anni e nasce dall’unione di due antiche famiglie, i Guerrieri di Bardolino e i Rizzardi di Negrar.

A San Pietro in Cariano continua la scoperta delle bellezze architettoniche, nel cuore della Valpolicella dove si erge in tutta la sua bellezza Villa La Serenella, progettata e realizzata da Andrea Palladio. Uno dei luoghi di maggiore interesse storico è infine il colle di Castelrotto, dove fu edificato quello che la tradizione indica come il Castello del Re Longobardo Rotari, anche se in realtà il colle reca tracce di stanziamenti assai più antichi e venne fortificato sicuramente in epoca romana.

Rustici e Casali in Lessinia e Valpolicella